
Il destino di Luka Jović sembra ormai segnato. Con il contratto in scadenza a giugno e nessun segnale di rinnovo da parte del Milan, l’attaccante serbo è sempre più vicino a lasciare San Siro, lasciando un vuoto nel cuore dei tifosi rossoneri.
Dopo un inizio di stagione difficile, segnato da infortuni e poche presenze, Jović ha saputo riscattarsi con prestazioni convincenti, culminate nella doppietta decisiva contro l’Inter in Coppa Italia. Nonostante ciò, la dirigenza milanista non ha ancora avviato trattative per il prolungamento del contratto, lasciando l’attaccante libero di valutare altre opzioni.
Secondo quanto riportato da diverse fonti, tra cui *Tribuna.com*, Jović ha ricevuto offerte da club in Arabia Saudita, Qatar e Turchia, con Besiktas e Trabzonspor particolarmente interessati. Il padre del giocatore ha confermato questi contatti, sottolineando che, sebbene Luka desideri restare al Milan, potrebbe non avere altra scelta se la situazione non cambia.
Il Milan ha la possibilità di estendere unilateralmente il contratto di Jović per un altro anno, ma finora non ha esercitato questa opzione. Geoffrey Moncada, dirigente rossonero, si è espresso a favore del rinnovo, ma la decisione finale spetta al nuovo direttore sportivo e all’allenatore, che saranno nominati nelle prossime settimane.([Milanreports.com][2])
Jović, dal canto suo, ha dichiarato di essere “aperto a tutte le opzioni” e di voler semplicemente giocare. Nonostante le difficoltà, ha dimostrato professionalità e dedizione, contribuendo in momenti cruciali della stagione. La sua partenza sarebbe una perdita significativa per il Milan, sia dal punto di vista tecnico che emotivo.([SempreMilan][3])
I tifosi rossoneri, che hanno visto in Jović un simbolo di rinascita e speranza, si sentono traditi dal silenzio della società. La mancanza di comunicazione e di chiarezza sul futuro dell’attaccante alimenta il malcontento e la delusione tra i sostenitori.
Con l’avvicinarsi della scadenza contrattuale, il tempo stringe. Se il Milan non agirà tempestivamente, rischia di perdere un giocatore che, nonostante le difficoltà, ha dimostrato di poter essere determinante. La sua partenza rappresenterebbe non solo una sconfitta sul campo, ma anche un duro colpo per l’identità e l’anima della squadra.